3 verità scomode sul Digital Marketing e i business online

Nel mondo del digital marketing, ci sono alcune verità scomode che, sebbene dovrebbero essere ovvie, vengono ignorate da quasi tutti i partecipanti a questo gioco.

Non so di preciso a cosa sia dovuto…

Probabilmente al fatto che in questo settore c’è troppa confusione.

La maggior parte delle persone parla senza aver l’esperienza necessaria per poterlo fare.

E di conseguenza il web si è riempito di opinioni che non sono state validate sul campo.

E questo, se ci pensiamo, è un problema abbastanza serio…

Sì, perché le informazioni divulgate senza esperienza servono a poco. E in certi casi sono pure dannose.

C’è sempre un abisso tra la teoria e la pratica. Un abisso indispensabile per capire realmente la teoria che sta dietro ai processi.

Ecco perché ora proveremo a fare un po’ di chiarezza insieme…

Cominciamo.

1) Il mercato si è invertito

Primo punto fondamentale da capire: rispetto a 30 anni fa il mercato è cambiato completamente.

Prima dell’avvento di internet infatti, le aziende puntavano l’80% delle loro energie sul marketing e solo un 20% sullo sviluppo del prodotto.

digital marketing

Detto in altri termini: chi aveva il marketing più potente vinceva sulla concorrenza.

E così, per decenni, le aziende si sono sfidate a colpi di ads, idee creative e messaggi pubblicitari.

Dopodiché, l’avvento di internet, ha cambiato tutto per sempre.

Da quando ci siamo connessi tramite la rete ognuno di noi ha accesso a un megafono con cui può esprimere idee, opinioni o giudizi su qualunque cosa

Se un prodotto non ci piace possiamo farlo sapere al mondo nel giro di pochi minuti.

Possiamo recensire, valutare e affossare praticamente qualunque cosa.

Possiamo avere accesso alle esperienze degli altri.

Gli esseri umani sono diventati a tutti gli effetti parte integrante del marketing di un’azienda.

Ecco perché dico che il mercato si è invertito.

Se oggi puntiamo tutto sul marketing e non sviluppiamo adeguatamente un prodotto nel giro di poco verremo scoperti.

Le nostre pagine si riempiranno di recensioni negative. I clienti insoddisfatti dei nostri servizi lo faranno sapere ad altri potenziali clienti. Nel giro di poco nessuno comprerà più nulla da noi.

Come dicevamo…Il mercato si è invertito.

Se prima la proporzione era 80% Marketing e 20% prodotto ora è necessario ribaltare i numeri.

digital marketing

I brand oggi dovrebbero concentrare la maggior parte delle proprie energie nel tentativo di creare il miglior prodotto possibile.

Ha tutto a che fare con il prodotto.

Le persone oggi sono molto più consapevoli, non si fanno più ingannare dal marketing.

Ora valutano la qualità del prodotto o del servizio che offri.

Eh sì, perché nel giro di 2 click possiamo trovare le migliori offerte in circloazione.

E in un mondo come questo, l’unico modo per prosperare, è creare un prodotto dannatamente buono.

Ok, ma come si crea un prodotto del genere?

Per riuscirci c’è una semplicissima tecnica che uso da anni.

È molto semplice (o quasi).

Come prima cosa pensa a quale sarebbe il prodotto perfetto per il tuo pubblico.

Sì esatto. Pensa fuori dagli schemi. In astratto.

Non ti fermare solo a ciò che è possibile o realistico. Pensa a cosa sarebbe la perfezione per il tuo pubblico

Dopodiché fai di tutto per avvicinarti alla soluzione perfetta.

Ti faccio un esempio…

Amazon doveva risolvere il problema del gap temporale che c’è da quando uno acquista un prodotto a quando effettivamente gli arriva a casa.

Quale sarebbe state la soluzione perfetta per i suoi clienti?

Che nel momento in cui completano l’acquisto il pacco gli compaia sulla scrivania di casa.

Ovviamente questa cosa è irrealizzabile (per ora).

Ma Amazon ha cercato comunque di avvicinarsi a questa situazione ideale. Tanto che ora ordini un pacco e, in alcune città, ti arriva casa dopo 3 ore.

Amazon è l’azienda che più di tutte si avvicina alla perfezione.

E per questo è anche una delle più grandi aziende del pianeta.

Questo lavoro lo faccio continuamente anche per i miei prodotti. Ecco un esempio:


Dopodiché cerco di capire cosa posso fare con le risorse a mia disposizione.

Ecco perché in CopyMastery reinvestiamo continuamente gli utili nel miglioramento del prodotto.

Non vogliamo il prodotto con il marketing migliore.

Vogliamo il prodotto migliore in assoluto.

E la love page di CopyMastery ne è la testimonianza vivente.

2) Valore > Fama

C’è una sorta di illusione di massa secondo cui fama = successo.

Questa illusione ha portato tantissime persone a credere che avere un gran numero di follower o iscritti sia sinonimo di successo.

Detto in altri termini: più ho numeri e più otterrò risultati importanti.

Ecco, niente di più sbagliato.

Purtroppo il nostro cervello, spesso, ragiona in modo piuttosto fallace.

Vediamo una persona con 200.000 follower fare una vita fantastica e supponiamo la causa del suo successo sia il numero di follower che ha raggiunto.

Ti rivelo un segreto: conosco decine di content creator con 100.000+ follower che faticano a tirar fuori un euro dalla propria attività.

Il punto infatti è che non sono i numeri che contano.

Ciò che conta davvero è il valore.

Nell’era dei creator in cui stiamo vivendo chi offre più valore agli altri vince.

Il web altro non è che una macchina di condivisione di valore.

Gli esseri umani si sono connessi tra loro da ogni angolo del globo per aiutarsi a vicenda. Ognuno condivide informazioni e ha accesso alle informazioni condivise da altri.

Come dicevamo: chi offre più valore vince l’attenzione degli altri.

digital marketing

Per sfruttare veramente il potere dei media, dobbiamo solo concentrarci sul valore che possiamo offrire agli altri.

I numeri saranno una semplice conseguenza di questo valore.

Ma cosa significa di preciso offrire valore?

Molto banalmente aiutare un gruppo specifico di persone a risolvere uno specifico problema.

Facci caso…

Quando ci appassioniamo di fitness, ad esempio, iniziamo a seguire influencer che ci aiutino a progredire nel nostro percorso.

E più ci aiutano, più conquistano la nostra fiducia.

Diventano un punto di riferimento.

E nel momento in cui provano a venderci programma di allenamento o a congiliarci un integratore è molto probabile che lo compriamo.

È per questo che il modello influencer funziona.

L’influencer genera domanda di mercato.

Ma solo se è stato in grado di condividere abbastanza valore con il suo pubblico.

Quindi, per tirare le somme…

Non concentrarti sui numeri. Concentrati solo sul valore che puoi offrire al tuo pubblico. Non importa se i tuoi contenuti non esplodono.

Cerca solo di offrire più valore di quanto ne offrono gli altri

Prima o poi il tempo smaschera tutti coloro che non hanno nulla da dare al pubblico e, chi sarà lì a offrire valore, raccoglierà tutte le persone in cerca di informazioni concrete.

3) Il business è un gioco di imitazione intelligente

Nella nostra società c’è la credenza comune che copiare sia sbagliato.

Per tutta la vita ci viene rafforzata questa convinzione dentro alla nostra testa.

Fin da quando siam piccoli.

Non copiare.

Tuttavia, se ci riflettiamo attentamente, tutti gli esseri umani imparano copiando.

Impariamo a camminare copiando.

Impariamo a parlare copiando.

Impariamo anche a far ridere o a rapportarti agli altri copiando comportamenti che ci sembrano funzionare.

Gli essere umani imparano a vivere grazie all’esperienza degli altri.

Non si tratta di copiare. Si tratta di capire perché alcune cose funzionano mentre altre no.

Per quale motivo alcune cose vanno fatte mentre altre è meglio evitarle.

La stessa cosa vale nel business.

Dobbiamo imparare a rispettare la concorrenza che è nel mercato da anni. Perché se sono li da anni significa che sono già passati attraverso innumerevoli errori e che hanno imparato da loro.

Dobbiamo capire perché fanno determinate cose.

Guardiamo le loro pagine di vendita, i loro post sui social, le loro email.

E poi proviamo a destrutturarle.

Non ti sto dicendo di fare un copia incolla del loro lavoro. Ti sto chiedendo di provare capire i principi che guidano le loro decisioni e applicarli al tuo business.

Vuoi migliorare i tuoi post sui social? Inizia a guardare quelli degli altri che funzionano.

Chiediti perché funzionano. È la struttura? È il personal brand? È il copy?

Perché se non puoi imparare dagli errori degli altri allora, per forza di cose, dovrai passare anche tu per ogni singolo errore..

Ricordati sempre: la fuori è pieno di persone più esperte di noi.

Io so vendere ma non perché mi son svegliato un giorno e ho imparato di colpo.

So vendere perché ho venduto, per anni, migliaia di prodotti diversi.

Ho fallito tantissime vendite, ho perso un sacco di soldi e ne ho guadagnati altrettanti.

Questo fa si che in questo settore io abbia accumulato una discreta esperienza.

E quindi, per quello che riguarda la vendita online, ha senso che chi mi segue si chieda perché ho fatto una landing in un determinato modo o perché ho inviato una determinata email.

Il business non è altro che un gioco di imitazione intelligente.

Quindi, se vuoi accelerare il tuo percorso, scegliti dei mentori. Persone che siano nel mercato da anni e che abbiano raggiunto i risultati che vorresti raggiungere tu.

Dopodiché prova a destrutturare i loro processi.

Non devi copiare. Devi capire.

Se parti da zero non pensare di essere più bravo di loro. Probabilmente non lo sei.

E se avrai l’umiltà di ammetterlo raggiungerai i tuoi obiettivi in meno della metà del tempo.

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