Bentornato in questa serie. Da oggi ci addentreremo nei meandri del Digital Marketing cercando di tirare fuori i principi fondanti di questa disciplina.
Devi sapere infatti che verso la fine del 2014 ero a un passo dal finire tutti miei soldi, avevo abbandonato gli studi e avevo a malapena quel che serve per farmi la spesa.
Ero sull’orlo del crollo.
A inizio 2017 invece vivevo a Barcellona (la mia città dei sogni) di fianco al Duomo del Gotico in una casa da 2500€ euro al mese.
Una bella favola.
Ma per spiegarti come questo sia stato possibile devo fare un piccolo passo indietro e raccontarti un pezzo della mia storia.
Nel 2013 ero uno studente di Matematica a Ferrara. Senza un euro in tasca ma con le idee abbastanza chiare su cosa volevo dalla vita. Anzi, su cosa non volevo.

Non volevo ritrovarmi a fare un lavoro che mi logorasse e che mi tenesse lontano dalle mie passioni.
Non volevo nemmeno dover lavorare 8-9 ore al giorno facendo qualcosa che non mi stimolasse e senza prospettive di crescita economica (ora lavoro probabilmente di più ma lavorare è diventata la mia passione, non la mia prigione).
E non volevo nemmeno vivere a Ferrara.
Pochi anni prima ero stato a Barcellona e mi ero innamorato di quella città.
Il problema è che servivano soldi. Soldi e un lavoro anche.
Così, mentre studiavo, iniziai a lavoricchiare in alcuni bar e in alcuni eventi, cercando di mettermi da parte qualcosa.
Guadagnavo si e no 600 euro al mese. Un po’ pochi per poter partire e provare a cambiare vita.
Nel 2014 però vidi nel mondo del Web la mia prima opportunità per provare a crearmi un lavoro.
Ti risparmierò la storia nei dettagli e mi concentrerò solo sui punti essenziali.
All’interno di un forum (STM) vidi che c’erano migliaia di persone sparse per il mondo che guadagnavano cifre da capogiro promuovendo e vendendo online prodotti di altre aziende: stavo entrando nel mondo dell’affiliate marketing.
Il processo era tutto sommato semplice (solo apparentemente in realtà).
Trovo un prodotto che mi piace (fisico o digitale), lancio campagne pubblicitarie online per promuoverlo e ogni volta che ne vendo uno guadagno una commissione. E il bello è che molti di questi prodotti potevi venderli in tutto il mondo.
Questo significava che se trovavo il modo giusto per promuoverli avrei potuto farmi più soldi in un giorno di quanti ne avrei guadagnati in un anno continuando a fare il barista.
Non male…Almeno l’idea.
E così ho iniziato a studiarmi il mondo dell’advertising online in ogni sua forma. Ai tempi c’erano pochi formatori in giro: o conoscevi qualcuno dei (pochi) esperti del settore oppure sperimentavi sulla tua pelle ogni genere possibile di errore.
Imparavi sbagliando. E nei primi tempi ho sbagliato veramente tanto.
Con il tempo però iniziai a capire il mondo della pubblicità. E quando vidi i primi 200€ di profitto generati promuovendo un software di landing page realizzai per la prima volta che quel mondo era reale, non era un miraggio.
Con il giusto impegno avrei potuto davvero far grandi cose.
Nel giro di poco l’affiliate divenne il mio lavoro a tempo pieno. In 6 mesi passai dal guadagnare poche centinaia di euro al mese al guadagnare migliaia.
E per un attimo mi sono sentito come se fossi sul tetto del mondo. Facevo parte di una piccola community che faceva qualcosa di sconosciuto al 99% delle persone. Mi sentivo un precursore.

Questo è il lato bello della storia. Il lato brutto invece è che in realtà c’erano anche dei problemi. E non da poco.
Si è vero, guadagnavo molto per la mia età ma la verità è che non ero mai sereno.
Dormivo sempre meno e ogni singolo giorno avevo l’ansia che la pacchia sarebbe finita da un momento all’altro.
Promuovevo prodotti non miei solo tramite campagne pubblicitarie su Facebook. Se spegnevo le campagne le entrate finivano. Il business moriva. Di colpo.
Questo pensiero ti fa venire l’ansia.
Ce la farò a continuare così per 2 anni? E per 10? E se domani qualcosa va storto? I soldi escono ma come faccio ad avere la certezza che rientreranno sempre?
Questo fu il momento in cui ebbi la mia prima realizzazione. L’attimo in cui da Timmy cominciai a diventare Mattia (se non hai letto l’email di ieri te la lascio qua).
Quando facevo affiliate infatti inseguivo di continuo l’opportunità del momento. Correvo dietro alla nuova offerta o al nuovo prodotto miracoloso dell’azienda X.
Ma in realtà non avevo niente. Niente di mio intendo.
Avevo solo la mia capacità di fare delle buone campagne pubblicitarie.
Decisi così di provare costruire un mio prodotto. Per la prima volta avrei avuto il controllo su tutto, non solo sulla pubblicità.
Leggendo Seth Godin (personaggio a cui devo davvero tanto) capii uno dei principi chiave del marketing:
Se vuoi vendere qualcosa a qualcuno risolvigli un problema. E fallo meglio di chiunque altro ci stia già provando.
Semplice ed elegante.
La mia competenza principale ai tempi era l’advertising. Negli ultimi 2 anni avevo creato migliaia di annunci pubblicitari diversi e venduto prodotti in Europa, in Asia, In America e in Sud America.
E in Italia non c’era nessuno che spiegasse alle persone come imparare questa disciplina. Pochi anni prima avrei speso tutti i miei soldi per un prodotto che mi evitasse di commettere gli errori che ho commesso.
E così (in modo un po’ spensierato) lo creai. Non feci molta analisi di mercato ai tempi (non ero ancora un Mattia, avevo ancora le sembianze di Timmy). Però ero certo che il mercato aspettasse un prodotto del genere.
Il giorno che lo annunciammo successe qualcosa di incredibile.
Nel giro di 7 giorni 10.000 persone interessate al prodotto si tuffarono letteralmente nel gruppo facebook dedicato al prodotto.
Quando 2 settimane dopo aprimmo le vendite successe qualcosa di ancora più incredibile.
Dopo 1 minuto dall’apertura delle vendite vedemmo il conto passare da 0 a 3.000 euro.
Dopo 10 minuti eravamo a 30.000.
Dopo 3 giorni a 200.000.
Incredibile.
Quello che era successo era tanto semplice quanto profondo.
Avevo creato un prodotto che risolveva un problema che migliaia di persone avevano e per cui non avevano ancora trovato una soluzione.
Le persone, anche se non le vedevo, erano in giro a cercare questo prodotto da mesi. E quando è uscito il mio…boom. Tutti lo hanno acquistato in massa.
Quello fu l’esatto momento in cui iniziai a comprendere i principi più profondi del marketing e del business.
Non potevo ancora definirmi un esperto. Quel risultato, per quanto ne sapevo, poteva esser stato solo frutto del caso, o di una fortuna sfacciata. Dovevo analizzare nel dettaglio cos’era successo quel giorno.
Dovevo capire come replicare quel risultato. Come renderlo scalabile. Come trasformare qeugli eventi un vero e proprio business.
Con il tempo ho trovato la maggior parte delle risposte che cercavo. Ma per scoprirle dovrai aspettare l’email di domani e la parte conclusiva di questa serie 🙂
Ti aspetto domani,
Un abbraccio,
Andrea